REPORT SU SODAPOP DEL LIVE DI MAKHNO AL MU.VI.MENT.S DI ITRI
29 DICEMBRE 2012
di Emiliano Zanotti (foto: Mr. Bedroom)
...I cambi di programma di cui dicevamo sopra, portano Paolo Cantù, alias Makhno,
a guadagnare il palco principale. Ritagliatosi un angolo sullo stage
già allestito per i Fuzz Orchestra, lo riempie di tutto ciò che gli
serve: due chitarre, i pedali degli effetti e sé stesso; poi si parte
per un concerto breve e intensissimo - col pubblico accalcato intorno,
in uno scambio continuo di energia - fra voci vere e campionate (Zena, Ulrike, Father And Son),
ritmi sintetici e chitarre lancinanti. Non per un attimo si avverte
l'assenza di una backing band, anzi, ciò favorisce un rapporto ancor più
diretto fra pubblico e musicista: un esempio di quell'individualismo
positivo che già caratterizzava l'album e che dal vivo trova la sua
ideale dimensione. Si finisce, com'è giusto che sia, con Custer, per metà cantata e per metà lasciata alla voce registrata di Federico Ciappini,
mentre Cantù, smontate rapidamente le attrezzature, riordina cavi ed
effetti e sulle ultime note del pezzo ringrazia e saluta, lasciando
tutto in ordine, come se nulla fosse successo. Chi c'era sa che non è
così...
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