VIDEO FROM THE LAST SHOW AT COX 18 - MILANO
mercoledì 11 dicembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
VIVAMAG - RECENSIONE "SILO THINKING"
A distanza di un anno abbondante ancora un'ottima recensione di Silo Thinking su:
VIVAMAG, rivista cartacea gratuita sugli eventi di Varese e provincia:
C’è lo
sforzo congiunto di Brigadisco, Neon Paralleli,Wallace
records e Hysm? Dietro al progetto
Makhno, alias di Paolo Cantù, straordinario polistrumentista
(Autodidatta!), metà degli
Uncode Duello nonché presenza discreta ma
molto assidua della scena industrial/avant rock
degli ultimi decenni (Basterebbero A Short Apnea e
Six Minutes War Madness per assicurarsi una
piastrella nella walk of fame del rock indipendente
italiano). Se il sodale Xabier per il disco
in proprio si è circondato di una miriade di ospiti illustri allestendo una specie di Iriondo and
friends, Paolo Cantù confezione il proprio disco d’esordio
in una solitudine quasi assoluta. “Silo
thinking” è una
ripartenza ma anche un
disco che tira le fila di una carriera davanti alla
quale bisogna togliersi il cappello, rispecchia almeno
due decenni di musiche altre che sono
passate sotto i ponti, dall’industrial al postpunk
a noise e avant rock. Sono canzoni come
racconti dalla forte valenza politica, testimonianze
di vite bruciate di ribelli coerenti con le
proprie idee fino all’autodistruzione, raccolte
o trovate in ogni epoca e luogo (Robert Catesby,
Nestor Makhno, Ulrike Meinhorf ), c’è la
bellezza insensata di chi va incontro alla sconfitta
perché alternative come arretrare o piegarsi
semplicemente non sono contemplate e altri
modi di vivere impossibili da concepire. I pezzi
di “Silo Thinking” hanno l’andamento technoide
delle società spersonalizzate, la ripetizione
ossessiva del motorik tedesco, le chitarre
spigolose del noiserock albiniano, un
contrasto che stride fortemente con la profonda
umanità delle voci e delle storie raccontate.”Remember”
procede
macchinosa un po’
Big Black un po’ Fuzz Orchestra, “ La Makhnovtchina”
con quelle chitarre incrociate potrebbe
assomigliare ad uno di quei traditional dell’est
Europa rivisto e stravolto dai migliori
Ex, “Ulrike” è
kraut/industrial pestone, la
testimonianza di quotidiano antifascismo di “Zena”
in dialetto
genovese ricorda certi esperimenti
dei This Heat. “Stiv” (omaggio a Stiv
Livraghi, frontman di Tupelo e Playground, un
amico che se n’è andato troppo presto) conserva ancora
qualche legame con gli Uncode Duello,
così come “Fine della storia” che parte
ambient
e finisce con un sinuoso ed elegantissimo funk rock, credo l’unico pezzo con una
parte vocale registrata ad hoc per il disco insieme
alla conclusiva, disperata Custer con un
testo di Federico Ciappini che narra di una sconfitta
ma forse anche di una vittoria morale (Il
raggelante “Dammi due pistole Paolo, chevoglio
morire!), ecco più che dei Massimo Volume
mi sento di accostarla agli Starfuckers, giusto
per stabilire le debite proporzioni.
Stefano
"Monty" Montesano
sabato 12 ottobre 2013
martedì 10 settembre 2013
MAKHNO and HYSM?DUO TOUR
HAVEYOUSAIDWAR? EASTERN TOUR 2013
MAKHNO AND HYSM?DUO IN TOUR IN SEPTEMBER
WORK IN PROGRESS -MORE SHOWS TO BE CONFIRMED -STAY TUNED!
MAKHNO AND HYSM?DUO IN TOUR IN SEPTEMBER
WORK IN PROGRESS -MORE SHOWS TO BE CONFIRMED -STAY TUNED!
mercoledì 1 maggio 2013
VIRTUAL 7" FREE DOWNLOAD
NEON PARALLELI, HYSM?, WALLACE REC., BRIGADISCO presentano:
MAKHNO / HAVEYOUSAIDMAKHNO? (Neon 03/Hysm?074/Wal161/ BRG047)
VIRTUAL 7" FREE DOWNLOAD
SIDE A - MAKHNO - NEVADAGAZ (Gaznevada)
SIDE B - HAVEYOUSAIDMAKHNO? - SHE IS BEYOND GOOD AND EVIL
(The Pop Group).
Makhno: Paolo Cantù
HaveyousaidMakhno?: Makhno (Paolo Cantù) + Hysm?Duo (Jacopo Fiore - Stefano Spataro)
DOWNLOAD:
MEDIAFIRE
download del file .ZIP completo di brani in formato WAV, grafica copertina fronte/retro e vinile virtuale
ARCHIVE.ORG
ascolto in formato WAV e download dei brani nelle versioni Mp3 e FLAC
MAKHNO / HAVEYOUSAIDMAKHNO? (Neon 03/Hysm?074/Wal161/ BRG047)
VIRTUAL 7" FREE DOWNLOAD
SIDE B - HAVEYOUSAIDMAKHNO? - SHE IS BEYOND GOOD AND EVIL
(The Pop Group).
Makhno: Paolo Cantù
HaveyousaidMakhno?: Makhno (Paolo Cantù) + Hysm?Duo (Jacopo Fiore - Stefano Spataro)
DOWNLOAD:
MEDIAFIRE
download del file .ZIP completo di brani in formato WAV, grafica copertina fronte/retro e vinile virtuale
ARCHIVE.ORG
ascolto in formato WAV e download dei brani nelle versioni Mp3 e FLAC
sabato 6 aprile 2013
domenica 10 marzo 2013
MAKHNO LIVE AL WALLACE FEST
SU WWW.URSSS.COM VIDEO DEL CONCERTO DI MAKHNO
WALLACE FEST @ CSOA BARAONDA DI SEGRATE - 26.O1.2013 HERE
foto di Cecilia Pirovano
WALLACE FEST @ CSOA BARAONDA DI SEGRATE - 26.O1.2013 HERE
foto di Cecilia Pirovano
domenica 10 febbraio 2013
martedì 5 febbraio 2013
MAKHNO SU "A" RIVISTA ANARCHICA
MAKHNO - SILO THINKING SUL NUMERO DI FEBBRAIO (n.377, pagina 40) di A RIVISTA ANARCHICA
oppure online http://www.arivista.org/
Il mio disco, Silo Thinking
Mi ritrovo un po' per caso, tramite newsletter, conoscenze comuni e la scelta del nome del mio progetto solista, Makhno, che ha incuriosito alcuni redattori, a scrivere sulle pagine di “A”, per parlare di un disco, il mio.
È d'obbligo innanzitutto, dato che di musica si parla, dare dei riferimenti: Il mondo da cui nasce questo progetto è quello della musica indipendente, dell'autoproduzione e, musicalmente, da tutti i miei progetti del passato, Tasaday, Six Minute War Madness, A Short Apnea, Uncode Duello. Progetti che hanno come comune denominatore la contaminazione tra rock, punk, improvvisazione e sperimentazione.
Perché Makhno? È superfluo spiegare il personaggio su queste pagine. Mi ha affascinato la sua figura, la sua storia, l'idea del combattere a tutti i costi per una causa collettiva, senza compromessi, e finire esiliato, solo, perdente. Un riferimento politico, ma anche intimo, personale. Che è poi la caratteristica di tutto il disco: dal nome del progetto al titolo, da La Makhnovtchina a Stiv, omaggio ad un amico scomparso, da Zena, la rivolta del giugno 1960 contro il congresso fascista a Genova, al vivere o morire di Custer, da Ulrike, la mia scoperta del personaggio Meinhof pre lotta armata, alle vicende personali di Fine della Storia, dai riferimenti cinematografici come V for Vendetta per Remember al rapporto fanatismo religioso/famiglia di Father and Son. Raramente le tematiche sono espresse con testi espliciti, la narrazione è lasciata a poche frasi, a frammenti campionati, con una funzione più evocativa che narrativa; a chi ascolta il compito di ricercarne il senso, i soggetti, e a darne una propria interpretazione.
Un disco concepito in solitudine, ma anche frutto di un lavoro collettivo: Wallace Records, Brigadisco, Hysm? sono le etichette che hanno coprodotto con me Silo Thinking (lp vinile 12" (Wallace/Neon Paralleli/Brigadisco/Hysm?), espressione di quel mondo a cui facevo riferimento prima, di autoproduzione, di indipendenza per scelta. Troppe sono le realtà che si professano indipendenti ma pronte a cambiare bandiera non appena se ne coglie l'opportunità, o viceversa, gruppi che sbandierano l'autoproduzione dopo aver bazzicato per anni in ambienti mainstream, solo ora, che il mercato è cambiato.
Silo Thinking esce in vinile e download, ed è possibile ascoltarlo in streaming dal mio blog: neonparalleli.blogspot.it.
Sta ora a voi, se siete curiosi, ascoltarlo e fare la vostra recensione personale.
Grazie per l'attenzione.
Paolo Cantù
oppure online http://www.arivista.org/
Il mio disco, Silo Thinking
Mi ritrovo un po' per caso, tramite newsletter, conoscenze comuni e la scelta del nome del mio progetto solista, Makhno, che ha incuriosito alcuni redattori, a scrivere sulle pagine di “A”, per parlare di un disco, il mio.
È d'obbligo innanzitutto, dato che di musica si parla, dare dei riferimenti: Il mondo da cui nasce questo progetto è quello della musica indipendente, dell'autoproduzione e, musicalmente, da tutti i miei progetti del passato, Tasaday, Six Minute War Madness, A Short Apnea, Uncode Duello. Progetti che hanno come comune denominatore la contaminazione tra rock, punk, improvvisazione e sperimentazione.
Perché Makhno? È superfluo spiegare il personaggio su queste pagine. Mi ha affascinato la sua figura, la sua storia, l'idea del combattere a tutti i costi per una causa collettiva, senza compromessi, e finire esiliato, solo, perdente. Un riferimento politico, ma anche intimo, personale. Che è poi la caratteristica di tutto il disco: dal nome del progetto al titolo, da La Makhnovtchina a Stiv, omaggio ad un amico scomparso, da Zena, la rivolta del giugno 1960 contro il congresso fascista a Genova, al vivere o morire di Custer, da Ulrike, la mia scoperta del personaggio Meinhof pre lotta armata, alle vicende personali di Fine della Storia, dai riferimenti cinematografici come V for Vendetta per Remember al rapporto fanatismo religioso/famiglia di Father and Son. Raramente le tematiche sono espresse con testi espliciti, la narrazione è lasciata a poche frasi, a frammenti campionati, con una funzione più evocativa che narrativa; a chi ascolta il compito di ricercarne il senso, i soggetti, e a darne una propria interpretazione.
Un disco concepito in solitudine, ma anche frutto di un lavoro collettivo: Wallace Records, Brigadisco, Hysm? sono le etichette che hanno coprodotto con me Silo Thinking (lp vinile 12" (Wallace/Neon Paralleli/Brigadisco/Hysm?), espressione di quel mondo a cui facevo riferimento prima, di autoproduzione, di indipendenza per scelta. Troppe sono le realtà che si professano indipendenti ma pronte a cambiare bandiera non appena se ne coglie l'opportunità, o viceversa, gruppi che sbandierano l'autoproduzione dopo aver bazzicato per anni in ambienti mainstream, solo ora, che il mercato è cambiato.
Silo Thinking esce in vinile e download, ed è possibile ascoltarlo in streaming dal mio blog: neonparalleli.blogspot.it.
Sta ora a voi, se siete curiosi, ascoltarlo e fare la vostra recensione personale.
Grazie per l'attenzione.
mercoledì 16 gennaio 2013
MAKHNO - INTERVISTA BASSIFONDI? POSTFANZINE
Makhno è ora il tuo progetto solista: quando nasce e con quali precise intenzioni artistiche?
Paolo : L’idea di un progetto solista c’era da un po’ di tempo, quello che alla fine è diventato Makhno da circa un anno e mezzo, nel momento in cui ho sentito la necessità di ripartire con un progetto nuovo completamente mio. Intenzioni artistiche? Quelle di sempre, andare avanti ricercando qualcosa di nuovo senza mai dimenticare il passato...
LEGGI IL RESTO QUI
domenica 13 gennaio 2013
MAKHNO AL MU.VI.MENT.S ITRI (LT) # 2
REPORT SU DISTORSIONI DEL LIVE DI MAKHNO AL MU.VI.MENT.S DI ITRI
29 DICEMBRE 2012
DI ROMINA BALDONI (foto di Serena Fantasia)
...Non ho nemmeno il tempo di riprendermi dallo shock emozionale che subito prende piede lo spettacolo di Makhno. Dal vivo le sue graffiate di chitarra sono ancora più sferzanti e penetranti. La stanza si satura della forza espressiva e sovversiva delle sue musiche e dei suoi testi. Ci proietta, anzi ci catapulta in quel "Silo Thinking" che già mi aveva pesantemente sconvolto solo poco tempo prima. Continuo ripetutamente a chiedermi cosa mai avessero a che fare musicisti così dannatamente fuori dalle righe come appunto Paolo Cantù e Xabier Iriondo con gli Afterhours del suono che fu. Sono troppo basita e rapita per darmi una risposta. Dammi due pistole Paolo... Il generale Custer è partito all'assalto. E' impietoso, è furente, è invasato, è determinato, è senza compromessi. Dammi due pistole Paolo... voglio uccidere il tempo, qui, adesso...
LEGGI TUTTO IL REPORT QUI
29 DICEMBRE 2012
DI ROMINA BALDONI (foto di Serena Fantasia)
...Non ho nemmeno il tempo di riprendermi dallo shock emozionale che subito prende piede lo spettacolo di Makhno. Dal vivo le sue graffiate di chitarra sono ancora più sferzanti e penetranti. La stanza si satura della forza espressiva e sovversiva delle sue musiche e dei suoi testi. Ci proietta, anzi ci catapulta in quel "Silo Thinking" che già mi aveva pesantemente sconvolto solo poco tempo prima. Continuo ripetutamente a chiedermi cosa mai avessero a che fare musicisti così dannatamente fuori dalle righe come appunto Paolo Cantù e Xabier Iriondo con gli Afterhours del suono che fu. Sono troppo basita e rapita per darmi una risposta. Dammi due pistole Paolo... Il generale Custer è partito all'assalto. E' impietoso, è furente, è invasato, è determinato, è senza compromessi. Dammi due pistole Paolo... voglio uccidere il tempo, qui, adesso...
LEGGI TUTTO IL REPORT QUI
lunedì 7 gennaio 2013
MAKHNO AL MU.VI.MENT.S ITRI (LT)
REPORT SU SODAPOP DEL LIVE DI MAKHNO AL MU.VI.MENT.S DI ITRI
29 DICEMBRE 2012
di Emiliano Zanotti (foto: Mr. Bedroom)
...I cambi di programma di cui dicevamo sopra, portano Paolo Cantù, alias Makhno, a guadagnare il palco principale. Ritagliatosi un angolo sullo stage già allestito per i Fuzz Orchestra, lo riempie di tutto ciò che gli serve: due chitarre, i pedali degli effetti e sé stesso; poi si parte per un concerto breve e intensissimo - col pubblico accalcato intorno, in uno scambio continuo di energia - fra voci vere e campionate (Zena, Ulrike, Father And Son), ritmi sintetici e chitarre lancinanti. Non per un attimo si avverte l'assenza di una backing band, anzi, ciò favorisce un rapporto ancor più diretto fra pubblico e musicista: un esempio di quell'individualismo positivo che già caratterizzava l'album e che dal vivo trova la sua ideale dimensione. Si finisce, com'è giusto che sia, con Custer, per metà cantata e per metà lasciata alla voce registrata di Federico Ciappini, mentre Cantù, smontate rapidamente le attrezzature, riordina cavi ed effetti e sulle ultime note del pezzo ringrazia e saluta, lasciando tutto in ordine, come se nulla fosse successo. Chi c'era sa che non è così...
LEGGI TUTTO IL REPORTQUI
29 DICEMBRE 2012
di Emiliano Zanotti (foto: Mr. Bedroom)
...I cambi di programma di cui dicevamo sopra, portano Paolo Cantù, alias Makhno, a guadagnare il palco principale. Ritagliatosi un angolo sullo stage già allestito per i Fuzz Orchestra, lo riempie di tutto ciò che gli serve: due chitarre, i pedali degli effetti e sé stesso; poi si parte per un concerto breve e intensissimo - col pubblico accalcato intorno, in uno scambio continuo di energia - fra voci vere e campionate (Zena, Ulrike, Father And Son), ritmi sintetici e chitarre lancinanti. Non per un attimo si avverte l'assenza di una backing band, anzi, ciò favorisce un rapporto ancor più diretto fra pubblico e musicista: un esempio di quell'individualismo positivo che già caratterizzava l'album e che dal vivo trova la sua ideale dimensione. Si finisce, com'è giusto che sia, con Custer, per metà cantata e per metà lasciata alla voce registrata di Federico Ciappini, mentre Cantù, smontate rapidamente le attrezzature, riordina cavi ed effetti e sulle ultime note del pezzo ringrazia e saluta, lasciando tutto in ordine, come se nulla fosse successo. Chi c'era sa che non è così...
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