MAKHNO - SILO THINKING
Canti di battaglia, di lotta alla banalità dell’esistenza,
in rivolta contro la passività. Makhno è il progetto solista di Paolo Cantù,
ideale fusione di tutte le sue esperienze precedenti ( da Tasaday a Six Minute
War Madness, da A Short Apnea a Uncode Duello) in un condensato di idee e
emozioni che paiono scaturire dal nucleo stesso della sua personale
ispirazione. Registrazioni grezze, operate in totale autonomia e
contraddistinte dall’ accurato uso di nastri preregistrati che di volta in volta
costituiscono gli elementi narrativi attorno ai quali ruota tutto l’impianto
strumentale (il sample della voce di Stiv Livraghi in Stiv, il frammento cinematografico di Remember), musica di un’anima messa a nudo, autentica e
toccante. La Makhnovtchina ha
l’incedere della marcia di guerra, la fierezza della giusta causa,
dell’opposizione eroica ad un nemico che appare soverchiante ma non
invincibile, Ulrike è una nube
elettrica che avvolge la voce della Meinhoff in una sorte di evocazione
medianica, Zena è una visionaria
cronaca di tumulti su una danza macabra di riff distorti e batteria.
L’atmosfera è da ultima sacca di resistenza: vivere o morire. Proprio come
nelle parole di Federico Ciappini ( l’ex vocalist di Six Minute War Madness)
nel brano di chiusura Custer:”…noi siamo così Paolo, circondati e
senza alcuna speranza di salvezza…Dammi due pistole Paolo, che voglio morire
come il Generale Custer.”
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